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Scarica subito il Manuale pratico di manutenzione industriale
Checklist operative, KPI essenziali, esempio di piano trimestrale.
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Quante volte un fermo da 2 ore si è trasformato in una giornata persa? Nella maggior parte dei casi non è colpa di “sfortuna”, ma di un piano di manutenzione che vive di urgenze. In questo articolo ti mostro un percorso semplice e concreto — lo stesso che usiamo negli stabilimenti dei nostri clienti — e, se vuoi andare a fondo, ci sono le schede pronte nel manuale gratuito qui sopra.


La scena (vera) che vediamo più spesso

Ore 7:42: linea ferma per vibrazioni anomale. Partono telefonate, si cercano ricambi, il capo turno cancella un lotto. Alle 11:15 la macchina riparte, ma la giornata è compromessa.

Due mesi dopo, stesso impianto: stesse vibrazioni, ma questa volta c’è una checklist di controllo settimanale, una scorta minima per i ricambi critici e una procedura di diagnosi in tre passi. La linea si ferma per 25 minuti, il lotto esce in orario.

Morale: la differenza non è l’eroe dell’ultimo minuto, ma un programma leggero e ripetibile che toglie imprevedibilità.


Il metodo in 3 mosse (senza software complicati)

  1. Perimetro chiaro: elenca gli asset critici (A/B/C) in base a sicurezza e impatto sui fermi. Niente liste infinite: meglio pochi focus giusti.
  2. Ritmi e ruoli: definisci poche attività ricorrenti (giornaliere/settimanali/mensili) e chi le esegue. Produzione e manutenzione devono vedere lo stesso calendario.
  3. Misura solo l’essenziale: MTBF, MTTR, backlog. Se i numeri migliorano trimestre su trimestre, sei sulla strada giusta.

Se parti da zero, bastano fogli condivisi e codifiche univoche per gli asset. Il CMMS è utile quando gli asset critici superano una certa soglia o hai più siti/turni.


Cosa trovi nel manuale che ti mettiamo a disposizione

  • Checklist pronte per ispezioni periodiche (modificabili).
  • KPI spiegati in modo pratico (MTBF, MTTR, OEE) e come calcolarli.
  • Modello di piano trimestrale con frequenze e responsabilità.
  • Esempio reale su linea automatizzata: dall’allarme alla diagnosi.
  • Consigli su scorte minime e coordinamento con magazzino/produzione.

Pronto all’uso: apri le schede, sostituisci i nomi dei tuoi asset e sei operativo in meno di un’ora.

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Perché ha senso leggerlo (anche se “già fai preventiva”)

  • Meno emergenze: sposti ore da correttiva a pianificata.
  • Qualità stabile: calano i difetti legati a condizioni macchina.
  • Costi sotto controllo: niente corse ai ricambi, meno straordinari.

Non troverai teoria infinita: solo ciò che serve per ridurre fermi e incertezza con il team che hai già.


Chi siamo e come possiamo aiutarti

Lavoriamo in stabilimento con personale dedicato su servizi di stabilimento, logistica interna e imballaggi su specifica. Affianchiamo i referenti di produzione per impostare checklist, micro-manutenzioni programmate e controlli mirati. Ruoli chiari, indicatori semplici, zero sorprese.

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Ricevi anche il modello editabile della checklist.
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Se preferisci, scrivici per avere il modello già adattato ai tuoi impianti.